mercoledì 1 novembre 2017

Era mia madre - Emiliana Erriquez- Recensione


Era mia madre
Emiliana Erriquez


“Era mia madre” racconta la storia di Elena, una ragazzina che affronta l’asprezza e la difficoltà dell’immediato dopoguerra in una città del sud. Confinata nel proprio quartiere, nella propria casa, Elena scoprirà come sia difficile diventare adulta rinunciando spesso ai propri sogni, soffocando desideri e impulsi. La ragazzina instaura un legame speciale con suo fratello Pino, più grande di lei solo di pochi anni. I due vivono quasi in simbiosi, si cercano, si difendono, si divertono insieme fino a quando il destino deciderà per loro.
Un giorno nella sua vita arriverà Pino, un giovane uomo che porta casualmente lo stesso nome del suo amato fratello e che sarà in grado di regalarle amore incondizionato e indipendenza.
Elena, a costo di enormi sacrifici, riuscirà infine a riscattarsi e lo farà attraverso le persone più importanti della sua vita.
Autrice: Emiliana Erriquez
Genere: Narrativa contemporanea
Editore: Self-publishing
Prezzo: € 2,99 - €  7,80   cartaceo
Link di acquisto:Amazon
Sito: www.emilianaerriquez.com
Blog: mammainlove.wordpress.com
Facebook: Emiliana Erriquez
Pagina Facebook di Emiliana Erriquez: https://www.facebook.com/Emiliana-Erriquez-author-534247786624432/
Twitter: @emyerriquez
Instagram: emilianaerriquez

Emiliana Erriquez ha una laurea in Lingue e Letterature Straniere conseguita nel 2002 e un Master in Traduzione inglese-italiano. Con un passato da giornalista, ora si occupa a tempo pieno di traduzione dall’inglese all’italiano di libri di autori internazionali dopo aver vissuto per un breve periodo negli Stati Uniti. È autrice del saggio ‘Oriana Fallaci: una vita vissuta in pienezza’ vincitore del premio Giuseppe Sciacca 2006, sezione saggistica. Gestisce un blog, mammainlove.wordpress.com, in cui racconta la vita di una mamma che scrive e traduce.

Membro di EWWA (European Writing Women Association), del WLC (World Literary Cafè) e di IAN (Indipendent Author Network).
Le sue pubblicazioni sono:
Lasciami stare
Sono solo una bambina
Il mare è sempre lì che ti guarda
Non lasciami cadere
Tutti i colori del mio cuore
Ti aspettavo da una vita
Io sono Nina
Era mia madre
Difficile recensire l’ultimo romanzo di Emiliana Erriquez. Lo è per me, che nelle parole della lettera che una figlia adulta scrive a una madre che non c’è più, ha ritrovato parole che lei non ha avuto il coraggio di dire. Non vi nascondo che ho pianto, durante la lettura, ma quel pianto è stato il più bello di tutti, quello che dovrebbe unire le figlie che non hanno compreso la propria madre e non sono riuscite a vedere, in lei, la donna che era, era stata e avrebbe voluto loro fossero. 
Uno stile, quello di Emiliana, che avrei riconosciuto anche se non avessi saputo che era stata lei, a scrivere il romanzo. 
Due romanzi in uno, in realtà: una lunga lettera intima, piena d’amore e di dolore che scava il cuore parola dopo parola, interrotta, ogni tanto, dalla storia di Elena, la donna alla quale quella lettera è dedicata. 
Una storia ambientata nel secondo dopoguerra; la storia che potrebbe essere quella di nostra madre o di nostra nonna, se vogliamo. Una storia di una famiglia come tante; una storia che sa di casa, di tradizioni e di “Sud” come solo il Sud sa essere: falsamente spietato e con un amore immenso nascosto nel cuore, restio a mostrarsi ma molto più forte di quanto si possa immaginare. 
Mentre leggevo la storia di Elena e dei suoi genitori, di sua madre, soprattutto, ho ricordato parole che mi venivano dette da piccola: “I figli si accarezzano quando dormono”, diceva mia madre, donna che, come Elena e sua madre, non era avvezza  a grandi dimostrazioni di affetto.
Le storie di Emiliana Erriquez sono semplici e, per questo motivo, belle da leggere e da ricordare. Le sue parole commuovono fino alle lacrime con una semplicità disarmante, quella stessa semplicità che vedi nei suoi occhi e che traspare da ogni foto che la ritrae.
Le belle storie come “Era mia madre” possono essere scritte solo da belle persone come Emiliana, che raccontano le emozioni con una delicatezza rara, senza ostentazione, senza paura.
Un romanzo da consigliare a tutte le donne che sono ancora figlie e non ancora madri, ma anche a chi madre lo è già e teme di fare gli stessi errori della propria. Un romanzo da consigliare a chi pensa che le storie semplici non siano belle; a chi vuole trovare pura poesia in una famiglia del Sud, e a chi quella poesia la vive ancora oggi e non se ne accorge. 
Un romanzo che spinge a guardare oltre le apparenze, oltre l’ostentata e finta freddezza emotiva, e oltre il nostro risentimento. 

Un romanzo che, se letto attentamente, ci parlerà molto di noi.

1 commento:

  1. Grazie, Lorena, per le tue splendide parole. Lo apprezzo molto. Sono felice che il libro abbia suscitato tante emozioni e ricordi.

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