sabato 6 giugno 2015

Le Interviste




CATERINA SILVIA FIORE

Caterina Silvia Fiore  è nata a Milano, dove vive e lavora. Nel 1993 pubblica opere liriche sulla rivista d'arte e cultura "Altra bottega" - E' vincitrice di diversi Concorsi Nazionali di Letteratura e Poesia - Scrittrice e poetessa , usa le parole con la stessa maestria di una ricamatrice o sarebbe meglio dire come uno schermidore ?

Vorrei essere una ricamatrice, attenta a cogliere e a descrivere i minimi particolari, gli stati d’animo più reconditi, come se creassi un pizzo delicato e complesso. Purtroppo mi ritrovo a scrivere come uno schermidore, con una scrittura graffiante e asciutta, senza troppi fronzoli, una scrittura “stridente”, come è stata definita da molti.

Passi, apparentemente senza difficoltà, dalla narrativa alla poesia ed eccelli in entrambi i generi. Vorresti dirci quale dei due preferisci e perché?
Vado a periodi, ci sono dei momenti in cui mi ritrovo a voler esprimere ciò che sento attraverso la poesia, a me effettivamente più arrivabile, ma in altri mi ritrovo a non concepire nemmeno lontanamente, il mettermi a scrivere una lirica, mi diventa stretta e allora mi metto a scrivere, magari un racconto.

Quali sono i tuoi ultimi lavori pubblicati?

E’ uscito a febbraio il mio libro dal titolo INCUBATOIO, è un racconto lungo, o romanzo breve, che possiamo far rientrare in un genere noir surreale. Poi sono uscita in e-book con una mia silloge poetica dal titolo LA GRANDE ALLUCINAZIONE ed un altro e-book, questo è una raccolta di racconti noir intitolata CATTIVE IMPRESSIONI

Qual è quello al quale sei più affezionata?

Se devo essere sincera sono più affezionata a CATTIVE IMPRESSIONI, poiché racchiude i miei primi  racconti, carichi di entusiasmo e di voglia di cimentarsi nell’arte della scrittura.
Hai ancora sogni chiusi in qualche cassetto?
Sempre, certo, ma ho capito che parlarne prima non sempre porta bene!

Cosa stai scrivendo in questo momento?

Ho iniziato quello che ancora non capisco se è un racconto breve oppure l’inizio di un romanzo…vedrò strada facendo.

Hai qualche autore o un genere a cui ti ispiri?
Sì, io adoro Edgar Allan Poe, ho iniziato a leggerlo a 11 anni, età non proprio adatta per una lettura gotico noir.

Cosa non scriveresti mai, nemmeno se ti offrissero la fama e la gloria?

Ahimè un libro storico, non sono per nulla portata e soprattutto è necessario avere un bagaglio culturale che ti permetta di poterne scrivere.
 
Cosa, invece, continueresti a scrivere, pur sapendo che non verrebbe mai pubblicato?
Poesie, che purtroppo oggi sono molto bistrattate dagli editori, non si legge abbastanza e le poesie sono all’ultimo posto, negli interessi degli italiani.
Come vivi il rapporto con altri autori/autrici?
Molto bene, credo che una sana competizione, il gioire per un successo di un’amica che scrive come me, sia fonte di gioia e di sprono per andare avanti su questo percorso di scrittura.

Come riesci a conciliare la tua vita quotidiana con la scrittura?Non riesco a conciliarla.

Scrivere è passione o è un mestiere?Passione, assolutamente.

Cosa consiglieresti a chi sogna di fare lo scrittore?
Di leggere molto, prima di tutto, di essere molto autocritico e umile, si impara fino all'ultimo giorno sulla terra e non si nasce scrittori, si può avere dentro il talento ma questo va affinato, bisogna studiare, studiare, studiare.

Grazie Caterina Silvia Fiore, è stato un piacere ospitarti  su  

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