Carmelinda Luciano
una ragazza "speciale"
Capita, a volte, di incontrare,
lungo il nostro cammino, persone che ci colpiscono più delle altre, soprattutto
se queste persone appartengono a una generazione diversa dalla nostra. Una di queste belle persone è Carmelinda
Luciano, una giovane, giovanissima ragazza di ventidue anni, nata in Sicilia.
Carmelinda ora vive a Milano, dove frequenta l’Università Bicocca. Frequenta
Ottica e Optometria, un corso di laurea scientifico che promuove una nuova
figura specializzante: l’Optometrista- Contattologo, cioè colui che si occupa
del benessere visivo e che risolve i problemi refrattivi oculari. Studiare le
piace, ma, da sempre , Carmelinda coltiva passioni che, apparentemente, si
discostano dal suo amore per le scienze: ovvero la musica e gli studi
umanistici in generale. Ascolta qualsiasi tipo di genere musicale; l’importante
che non sia rap italiano o neomelodico. I suoi generi preferiti sono il rock e
il metal, ma ama anche la musica classica. Adora l’arte, soprattutto quella
legata al periodo Romantico e ama leggere i thriller storici o psicologici.
Carmelinda è, dunque, una ragazza “semplicemente complicata”, che cerca di
essere dura, in un mondo di “duri”, ma che poi, quando meno te lo aspetti, ti
invia in lettura, dandoti del "lei", delle poesie che ha scritto e che lei chiama “pensieri”. Poi capita che tu
leggi con attenzione le sue parole e ti emozioni, perché percepisci tutta la
bellezza del suo giovane animo e, soprattutto, ne percepisci tutta la
fragilità. È per questo che ho deciso di presentarvela nel mio blog e di farvi
leggere i suoi “delicati pensieri”, non fosse altro per farvi ricordare quanto
era bello avere quell’età e quel modo “drammatico e profondo” di guardare la vita,
soprattutto perché, oggi, non molti hanno la capacità di farlo nello
stesso "sensibile" modo.
Stanotte mi
hai rubato il sonno
mi hai
contorto la mente
e l’hai
gettata via
cosa ne sarà
di questa stanza al mio
addio, scevra
di ogni me che
contempla.
Se solo essa
potesse riferire i flebili
tumulti della
mia anima, corrosa da continue perturbazioni; che oscillano
e si
propagano dentro di me.
essa testimone
di continui sospiri.
ecco cosa
rimarrà: la greve
sensazione di
tutti i miei me, e le sottili
vibrazioni,
di quel vento che mi
percorreva, e
tuttora lo fa, ogni singola
fibra del mio
corpo.
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Pioggia che
fluisci e scorri fuori e dentro di me
e imperterrita
mi bagni e mi percuoti e nello
stesso tempo
mi avvolgi
Abbracci
trasparenti e freddi che in un attimo si
Dissolvono e
mi abbandonano nel caotico rumore
Le tue gocce
che sferzano l’aria, che si infrangono
a terra e
perdono vita
si accumulano
nelle strade inermi a terra senza
alcun vigore
destinate a un eterno languore
e al
frenetico calpestio dei passanti
le senti che
bramano per il giorno
in cui vapore
ritorneranno, lì nell’aria
dove libertà
nuovamente avranno.
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Fuori c’è il
sole.
E dentro,
dentro di me, c’è il freddo;
il tumulto di
un sordo duello fra i miei sospiri
e la voglia
irrefrenabile di ingoiare
quell’aspro
boccone, che ha in sé la mia essenza.
Adesso fuori
è buio.
E dentro di
me non sento più il rumore di prima,
c’è uno
strano silenzio.
Forse però
sento un battito, sento che qualcosa in effetti c’è.
Se mi
avvicino e ascolto, esso impercettibilmente grida,
farfuglia e
geme.
Non lo
comprendo, non lo farò mai.
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Oggi sembra
domenica ed è triste
privata di
quel raggio di bellezza che ogni
giorno mi
irradia
Io fra
quattro mura sto
riflettendo su
quanto inutile sia
l’esistenza
mia
quel disio
che l’anima mi strugge
che brilla,
brucia, palpita e si spegne
ogni volta
che sento il tempo passare
Vano è ogni mio tentativo
sporadica la mia gioia
Ora nel
candore di carta di rifugio
Dove il tempo
lì è senza indugio.
Non è importante essere definiti poeti. L’importante
è saper emozionare chi legge, non credete?
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ROBERTA ANDRES
Roberta Andres è nata nel 1965, vive vicino Pescara con i suoi due figli. Insegna materie letterarie nella Scuola secondaria e dal 2009 Scrittura creativa presso la Facoltà di Psicologia a Chieti. Ha pubblicato due raccolte di racconti (“Due estati a Siena” e “Margherita e gli altri”) e partecipato a varie antologie tra cui l'ultima in ordine di tempo è “Amore e morte” (EEE, 2014) con il racconto “Io resterò farfalla”. Ha vinto alcuni concorsi di narrativa e associazioni di Pescara e Vimercate (MI) hanno organizzato reading dei suoi racconti. Ha collaborato con riviste di letteratura, didattica e psicologia (Culturiana, Italialibri.net), curato la rubrica “Letteratura e psicologia” sul sito di Pagineblu e pubblicato articoli sul sito ewwa.org.
E' in uscita il suo primo romanzo, “Le foto di Tiffany” edito da EEE di Torino.
Abbiamo fatto una piacevole chiacchierata con lei e vi invitiamo a scoprirla leggendo la sua intervista.
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