venerdì 20 giugno 2025

Anita di Laura Colosso. Recensione di Lorena Marcelli

Recensione: Anita di Laura Colosso. 


Anita è un romanzo che restituisce voce e corpo ad Anita Garibaldi. Non è la statua su un piedistallo, ma una donna in carne e ossa, con paure, desideri, errori.
Il viaggio inizia in Brasile, quando Anita ha diciotto anni:

“Sono naufraga in un amore rosso.
Eroina al tempo degli eroi,
poco più di un fantasma.
Sono Anita.”

Fin dall’inizio, emerge una voce intima e consapevole, che attraversa il tempo per raccontare la propria storia con sincerità. È la voce di chi ha vissuto molto, spesso nell’ombra, ma ha ancora qualcosa da dire.
Il romanzo segue Anita nell’incontro con Giuseppe Garibaldi – che lei chiama José – e nel loro amore travolgente. Un sentimento che la spinge a lasciare tutto: casa, famiglia, sicurezza. Lei non sa leggere né scrivere, ma sa amare con forza e istinto.

 “Non appena la vede, sa che la vuole. Per Anita è subito amore, folle, passionale, cieco… Perché è lui la sua casa.”

È un amore che attraversa continenti e battaglie: il Brasile, l’Uruguay, poi l’Italia. Tra guerre, fughe, maternità, perdite e ideali, Anita resta sempre fedele a se stessa.
Il racconto è costruito in prima persona. La voce di Anita è semplice ma carica di emozioni. Parla senza abbellimenti, con frasi dirette, che arrivano dritte al cuore. Non è un’eroina perfetta: è gelosa, impulsiva, vulnerabile. Ed è proprio questo che la rende vera.
Il romanzo parla anche di identità femminile. Anita non è solo la compagna di un grande uomo. È una donna che sceglie, che agisce, che combatte. Guida cavalli, affronta i pericoli, prende decisioni difficili. È madre, amante, ribelle. In ogni ruolo cerca di restare sé stessa.
La scrittura è fluida. I capitoli brevi accompagnano il lettore in un percorso fatto di eventi ma anche di pensieri e sentimenti. L’autrice ricostruisce la vicenda storica con precisione, ma senza mai appesantire la narrazione.
Anita è un libro che parla di libertà, di coraggio e di amore. Ma anche di dolore, di assenze, di limiti. È un romanzo che restituisce dignità e voce a una donna spesso raccontata solo attraverso gli occhi degli altri.
Consigliato a chi ama le storie vere, raccontate con passione e onestà. E a chi vuole scoprire davvero chi era Anita, oltre la leggenda.

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