Immateria
Oltre la matrice
Annarita Petrino
(Edizioni il Papavero)
https://www.ibs.it/immateria-oltre-matrice-libro-annarita-s-petrino/e/9788898987801
Immateria era tutto intorno a lei. Immateria era lei… né corpo, né carne, solo mente e ragione in un’esistenza ormai divenuta eterna. Barbara osservava il mondo intorno a lei costituito da interminabili catene di dati in continuo movimento, che lo rendevano solo un pallido riflesso del mondo reale. […] Immateria non era fatta per essere “sentita” ma solo vissuta, come l’increspatura di un’onda che non è cosciente dell’acqua che la circonda.
L’acqua lambisce e sovrasta la città di Nova Julia. Due sono i livelli del mare, come due sono i mondi che si svelano agli occhi del lettore: quello reale di Norma, giovane scienziata affermata nel mondo della tecnologia e il mondo dove vive Barbara… Immateria. La Matrice è il cancello che mette in comunicazione i due mondi, a volte distinti, a volte sovrapposti. Come in un mare in apparenza calmo, l’alternarsi delle vicende che vedono coinvolti Lorena e Alessandro, i genitori di Norma, porta il lettore a scoprire un vulcano che sta per esplodere e a confrontarsi inevitabilmente con le proprie convinzioni sulla vita dopo la morte.
Uno stile molto particolare, quello di Annarita Petrino, autrice di fantascienza “cristiana”. Non avevo letto nulla di suo, prima di questo romanzo. Nulla di così lungo, intendo. I racconti sì, quelli li conoscevo, ma i romanzi sono un’altra cosa. Lei scrive fantascienza da molto tempo e ha scritto altri romanzi, oltre Immateria- Oltre la Matrice, edito da Il Papavero Edizioni, che potrete acquistare anche mediante il link che vi ho indicato sopra. Non sono un’appassionata di fantascienza, ma conosco Annarita e avevo voglia di cimentarmi nella lettura di un genere che non mi appartiene, in un certo senso. Immateria affronta il difficile tema della vita dopo la morte e la protagonista del romanzo, Lorena Daruma (scoprire che il personaggio principale ha il mio stesso nome mi ha molto sorpresa), si troverà ad affrontarlo nel modo più crudele possibile: facendo i conti con la morte della giovane figlia e confrontandosi con Barbara, l’abitante di Immateria creato proprio dalla giovane Norma prima della sua morte. Immateria rappresenta la vita artificiale dopo la morte e l’autrice è in grado di miscelare fantascienza e fede con una semplicità che stupisce e sorprende. La lettura di questo romanzo presuppone la mancanza di pregiudizi e una presa di posizione rigida. Immateria ha dei risvolti quasi “gialli” che catturano l’interesse del lettore e forniscono diversi spunti di riflessione su temi davvero difficili e profondi.
Lo stile è pulito ed accurato ed è facile ritrovare, nelle parole scritte, il modo di fare dell’autrice: attento e bilanciato. Un romanzo da leggere per scoprire un modo di scrivere sorprendente!
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