MANUELA LEONESSA
SARA' MICA PER SEMPRE
Editore: Edizioni Esordienti E-book (13
aprile 2016) - € 4,99
Alice è morta annegata, ma l’assassino
l’ha poi rinchiusa nella sua auto e ha collegato il tubo di scarico
all’abitacolo per simulare un suicidio. Perché? Non certo per depistare le
indagini alle quali è bastata l’autopsia per svelare la messinscena. Sembra,
piuttosto, il rispetto di un rituale, di un sacrificio umano. La polizia
archivia il caso, ma Emma, la migliore amica di Alice, esige delle risposte e
convince l’ispettore Moreno a proseguire le indagini, almeno in via ufficiosa.
Al loro fianco anche Barbara, psicologa radiata dall'albo per un errore letale,
che si mantiene come domestica presso la famiglia di Alice. Forse Alice è morta
al posto di qualcun altro?E chi è la misteriosa Savana? La sua storia si
intreccia a quella di Emma e Alice in quello spazio ignoto che è la follia
umana, e la soluzione di questo thriller psicologico ambientato a Torino sarà
sconcertante e terribile.
Manuela Leonessa è una lettrice appassionata di thriller e la sua
conoscenza approfondita del genere si percepisce pienamente durante la lettura
di “Sarà mica per sempre”, edito
dalla EEE, (Edizioni Esordienti E-book- Casa Editrice guidata da Piera
Rossotti) –
In una intervista, Manuela Leonessa dice che il suo thriller si basa su un costrutto psicologico reale, definito “trasmissione intergenerazionale dei miti” ( intesi per miti familiari), ma non si sbilancia oltre, per non anticipare troppo il contenuto della sua interessante e ben costruita storia.
In genere i thriller si focalizzano sulla trama, piuttosto che sui
personaggi, e prediligono le azioni alla psiche. I thriller psicologici, invece, enfatizzano i personaggi senza tralasciare la trama, dando, ai primi, maggiore
risalto e importanza all’interno della storia. E questo è quello che fa la nostra autrice, nel suo "Sarà mica per sempre".
Una giovane donna viene ritrovata morta nella sua auto. Si chiamava Alice
e, apparentemente, aveva una vita normalissima, come quella di tante altre
ragazze della sua età. A un anno dalla sua morte, Emma, la sua più cara amica,
convince un commissario di polizia a riaprire il caso. Alla coppia di
investigatori si unisce anche Barbara, una psicologa con un passato “doloroso”.
Emma è ossessionata dal caso di Alice e non accetta che la sua morte sia stata
archiviata senza aver individuato l’assassino.
Mano a mano che si procede nella
lettura si scopre che nessuno è quello che sembrava essere e che, ogni certezza
che si ha l’illusione di raggiungere viene demolita durante la lettura della pagina successiva, e tutto riprende dal principio. Giochi ingannevoli, suspence,
personaggi difficili da inquadrare in canoni ben precisi; tutto concorre
mirabilmente alla costruzione di un racconto che si fa mano a mano più
complesso e complicato. Manuela Leonessa è stata brava perché,
fino alle ultime battute, è riuscita a distogliere l’attenzione del lettore e a condurla
dove voleva lei, in modo da farlo precipitare, poi, dentro la cruda verità, che
ha la stessa forza di un pugno nello stomaco.
Una storia a tratti allegra, comica, divertente, ma, nello stesso tempo,
forte e drammatica. È una storia che consiglio davvero di leggere, perché le
autrici italiane di thriller non hanno
davvero nulla da invidiare a quelle americane!
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