Maeva, la benvenuta
Daniela Vasarri
Matilde è una donna moderna e coraggiosa, oltre
che dannatamente ostinata. Non più sposata, decide di inseguire il proprio
sogno di maternità, negatole nel precedente matrimonio e di affrontare da sola
le fatiche e i dubbi di un’adozione. La nuova condizione è un’operazione
delicata e affascinante, di certo anche coinvolgente ma spesso difficoltosa,
proprio perché vissuta come unico genitore. Negli incontri dei personaggi che
vivono indirettamente con lei questa esperienza, Matilde sa ben destreggiarsi
perché possiede una guida interiore e un affetto giovanile ricorrente nella
memoria, che le daranno la forza anche i migliorarsi. Parte quindi in direzione Thailandia e, dopo aver
superato la burocrazia e la diffidenza del personale dell’orfanotrofio,
incontra così Maeva, una bimba scampata miracolosamente al terribile tsunami
del 2004, che diviene finalmente sua figlia adottiva. Ritornata in Svizzera, dove ha la sua
residenza, Matilde sente che l’amore è entrato nuovamente nella sua vita,
grazie al rapporto con la bambina, e l’amore richiama sempre altro amore. La
vita della giovane donna – e anche quella della bambina – conosceranno una
svolta positiva assolutamente inattesa.
Le madri sono creature meravigliose, anche quando
non lo sono biologicamente. Il desiderio di maternità di Matilde nasce dal
cuore, dalla sofferenza e dalla “necessità” di dare tutto l’amore possibile a
un bambino che ha bisogno di una madre. Così Matilde parte, e il suo viaggio la
porta in Thailandia, dove l’aspetta Maeva, una bambina strana, silenziosa, buonissima,
che accoglie la nuova mamma senza problemi. Attraverso la delicata scrittura di
Daniela Vasarri, e la sua penna incredibilmente “viva”, conosciamo a fondo
Matilde e, attraverso i suoi ricordi, conosciamo Franci, l’amico d’infanzia che lei non ha mai
dimenticato e che noi impariamo ad amare, anche se lui non c'è, grazie alle
parole che Daniela Vasarri sceglie per farcelo
conoscere. Quando rientra in Svizzera con la sua bambina, Matilde impara ad
essere madre giorno dopo giorno, affrontando con ansia, mista a determinazione,
la nuova condizione e la nuova vita, riscoprendo il profondo amore che ha ancora
dentro di sé e che è disposta a dare a chi ha intorno. La storia è veritiera, ben raccontata,
delicata e piena di sentimenti e di emozioni, che ci entrano dentro lentamente,
aiutandoci a comprendere lo stato d'animo di Matilde durante il percorso che
compie per diventare madre. Lo stile di Daniela Vasarri è pulito, diretto e
piacevole. La lettura scorre fluida e non annoia, anzi ! Maeva ci riserve sorprese fino all'epilogo e,
commuovendoci, ci lascia con un dolce e
stupito sorriso sulle labbra.
Nessun commento:
Posta un commento